LA COLLEGA

Lavoravo allora in uno studio tecnico, ho due colleghi (anziani) e cinque colleghe, l'unica degna di nota è la protagonista della storia.
Io allora avevo 23 anni, ero stato assunto da un anno, lei 34, lavora da sempre per questa ditta, sposata con due figli, bionda, una seconda di seno e un culo da favola.
Ho sempre fantasticato su di lei...mi ispirava da morire...era simpatica e disponibile...e ciò la faceva ancor più attraente.
Un giorno siamo rimasti senza riscaldamento in ufficio, faceva un freddo cane, lei indossava un maglione di lana e un paio di pantaloni bianchi aderenti e un perizoma bianco di pizzo.
Seppur portasse il maglione si distinguevano perfettamente i due capezzoli turgidi dal freddo...erano dritti e duri come un proiettile.
Il perizoma si vedeva chiaramente...metteva in risalto quelle chiappe da massaggiare.
Quel giorno sono stato tutto il giorno con il cazzo in tiro...faticavo a tenerlo nei jeans...ero eccitato da morire...la guardavo, le guardavo i capezzoli turgidi che perforavano il maglione.
Credo che lei si sia accorta che la guardavo con insistenza, ma no disse nulla.
Arrivò l'ora di pranzo, di solito restiamo tutti a mangiare li in studio nella stanza adibita a cucina, ma chi per una cosa e chi per un'altra...fatto sta che siamo rimasti soli io e lei.
eravamo l'uno di fianco l'altra...io continuavo ad essere eccitato e non ce la facevo più.
Trascorsero 20 minuti nei quali chiacchierammo del più e del meno...ad un certo punto mi alzo per fare il caffè...le chiedo permesso (dovevo passare dietro di lei) e, un po' volontariamente e un po' senza accorgermene, le struscia la patta dei jeans nella sua nuca. Notai che non fece nulla, anzi portò più indietro la testa come per sentire cos'era quel palo che la toccava da dietro.
Non mi fece passare...si alzò, spostò la sedia e di schiena iniziò a strusciare il suo culetto contro il mio cazzo. Non potevo credere ai miei occhi...stava accadendo ciò che ho sempre sognato...senza dire una parola inizia a palparle il seno, prima da sopra il maglione e poi andai sotto...i suoi capezzoli erano duri come il marmo...ci giocavo, li strizzavo e li tiravo, provocando in lei dei gemiti di dolore misti piacere...le piaceva.
Lei non aspettò molto...anche perchè non avevamo molto tempo prima del rientro dei nostri colleghi, così si girò e si inginocchiò davanti a me...mi slacciò i jeans e mi levò i boxer. La mia asta esplose fuori...lei, quasi stupita da tanta bellezza rimase un po' impietrita (non ce l'ho tanto lungo...circa 18/19 cm ma è abbastanza grosso). Però non si fece pregare...ingoiò il mio cazzo con avidità....mi fece un pompino da favola, andava su e giù con la lingua, lo faceva sparire dentro in gola, mi leccava le palle, mi succhiava la cappella...mi masturbava e leccava....era il più bel pompino della mia vita.
Non resistetti molto, ero molto eccitato e dopo qualche minuto le venni improvvisamente in bocca...lei non apparve stupita...anzi succhiò e bevette tutta la sborra senza lasciar cadere nemmeno una goccia. Dopo avermi ripulito per bene il cazzo, pensavo fosse soddisfatta, invece voleva godere anche lei.
Così si alzò, si girò di nuovo di spalle e si tolse pantaloni e perizoma...appoggiò le mani in avanti sulla tavola e si mise a 90°...mi mostrò tutte le sue grazie!
Io mi chinai ad assaggiare quei doni...prima la figa, ormai bagnata fradicia...le stuzzicai continuamente il clitoride fino a farla venire in un copioso orgasmo pieno di umori., Io feci come lei, bevvi tutto con molto piacere. Il tutto si svolse nel più completo silenzio, solo i gemiti trattenuti e nient'altro.
Dopo la figa toccò a quel fiorellino buio...toccò al buco del culo. Iniziai a stimolarlo con la lingua...lo leccavo e lo massaggiavo con dolcezza...
Lei per la prima volta parlò: "voglio che tu mi inculi...fai piano però che sono ancora vergine li..."
Non aspettavo altro...che sogno!!!
Le risposi: "stai tranquilla, anch'io sono vergine del sesso anale, ma un amico mi ha spiegato tutto per filo e per segno...sarò dolce".
Le infilai un dito nel buchetto...feci un po' di fatica, ma poi si allargò ed entrò tutto...al secondo dito emise un gridolino di dolore...ovviamente sempre in silenzio per non farci sentire dai condomini...però anche il secondo entrò tutto.
A quel punto il mio cazzo di nuovo duro verso quel ben di dio...lei lo prese per indirizzarlo a suo piacimento...una volta sulla porta d'entrata feci un po' di pressione...lei si irrigidì un po' ma poi si rilassò.
La cappella era entrata.
Lei fu travolta da un orgasmo, il secondo per lei, si rilassò ulteriormente e io non feci in tempo a spingere dentro il mio cazzone che lei con un colpo di reni, spostò il suo bacino all'indietro.
Fu in quel momento che emise l'urlo più forte...era dolore che però poi si trasformò subito in piacere. Iniziò lei a fare il ritmo...io entravo e uscivo dal suo buchetto...la pompavo con dolcezza....
Ci misi un po' per arrivare al culmine del piacere, era il mio secondo orgasmo perciò durò molto.
Quando stavo per venire le chiesi: "Posso venirti dentro?"
Lei non rifiutò ma mi rispose: "non ci sono problemi, però lo voglio di nuovo in bocca"
Non esitai...uscii dal suo culo, lei si voltò e si abbassò per prendere una nuova ondata di sperma.
Mi spompinò un pò...mentre con le mani mi masturbava...le avvisai che venivo così lei aprì la bocca e accolse il mio nettare. Anche stavolta non buttò via una goccia...lo bevette tutto, mi pulì il cazzo fino a che non diventò di dimensioni di riposo.
Ci rivestimmo appena in tempo....in quel momento suonò il campanello...erano i nostri colleghi di rientro dalla pausa pranzo!!!